NOTA INFORMATIVA:

Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti coì come l’utilizzo di riti apotropaici, purificazioni spirituali, strumenti e candele rituali non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica, esoterica, spirituale non è volta ad effettuare diagnosi mediche, non sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, esoteriche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, di natura fisica o psichiatrica.

Gli Angeli nelle Religioni Afro-Cubane: Presenze Celesti tra Sincretismo e Devozione

1. Nella Santería tradizionale (Regla de Ocha)

• No, non ci sono angeli.

• Il sistema cosmologico si basa su:

  • Olodumare (Dio supremo)

  • Orisha (divinità/intermediari con funzioni specifiche)

  • Eggun (spiriti degli antenati)

  • Ajogun (spiriti distruttivi)

• Le funzioni protettive o guida affidate agli “angeli” nel cristianesimo sono svolte da:

  • Orisha tutelari (come Elegguá, Obatalá , Oshún…)

  • Spiriti protettori personali (guidati attraverso il sistema Ifá)

2. Nella Santería sincretica (pratica popolare afro-cattolica)

• In alcuni contesti popolari, gli Orisha sono sincretizzati con santi e angeli cristiani:

  • Obatalá = Gesù o lo Spirito Santo

  • Shangó = Santa Barbara

  • Elegguá = Santo Niño de Atocha o San Michele Arcangelo

• In queste forme ibride, è possibile che vengano invocati anche gli angeli (soprattutto San Michele, Raffaele o custodi personali) all’interno di rituali magico-devoti. Ma si tratta di una fusione culturale e non di un principio del sistema originale yoruba.

3. In pratiche spirituali parallele (es. Espiritismo Cruzado, Sanse, 21 Divisioni)

• In queste correnti post-santeria, è comune invocare:

  • Angeli, Arcangeli, Spiriti guida, Madonne, Anime.

• Alcuni santeros integrano queste entità nei propri riti, ma si tratta di scelte personali, non di dogma ufficiale.

Nel vasto e complesso panorama delle religioni afro-cubane — che include la Santería (Regla de Ocha), la Regla de Palo, la Regla Arará e l’Espiritismo — il concetto di “angelo” non è nativo, ma è stato adottato, trasformato e sincretizzato in modi profondi. Lungi dall’essere una semplice trasposizione del modello cristiano, gli angeli nelle religioni afro-cubane rappresentano spesso spiriti guida, intermediari, o archetipi di luce con ruoli rituali e teologici ben definiti.

Origine e Sincretismo: dall’Angelo Cristiano allo Spirito Guía

Durante il periodo coloniale, gli schiavi africani portarono con sé il proprio pantheon yoruba (gli Orisha ), bantu (Nkisi) o ewe-fon (Vodun). Tuttavia, per sopravvivere sotto la repressione cristiana, dovettero sincretizzare i propri dèi con i santi e gli angeli della Chiesa cattolica. In questo contesto, gli angeli furono reinterpretati in chiave afro.

Ad esempio:

• San Michele Arcangelo è spesso associato a Oggún o Elegguá , come guerriero e difensore.
• San Raffaele, guaritore e protettore dei viaggiatori, può venire collegato a Osain o a spiriti della natura.
• San Gabriele, l’annunciatore, è talvolta messo in relazione con Orunmila, il messaggero del destino.

Questi legami non sono assoluti, ma mostrano come l’immaginario angelico sia stato rielaborato e integrato nel sistema afrocubano come forma protettiva e luminosa.

Nei culti sincretici, l’angelo cristiano assume una funzione archetipica: rappresenta l’intercessione spirituale, la protezione invisibile, la guida morale, tutti elementi che si ritrovano nella funzione dei guías espirituales e degli Orisha stessi. In questa cornice, l’angelo diventa non solo figura esterna mutuata dalla religione dominante, ma parte di un pantheon spirituale più ampio, stratificato e dinamico.

Gli Angeli nello Spiritismo e nel Espiritismo Cruzado

Nel contesto dell’Espiritismo — e in particolare della sua versione “cruzado”, che fonde elementi dello Spiritismo kardecista con pratiche afro-cubane — gli angeli non sono solo figure religiose cristiane, ma veri e propri spiriti guida. Il sistema spiritista riconosce una gerarchia tra gli spiriti, che va dagli spiriti oscuri e sofferenti (obsessores) fino agli spiriti di luce, che vengono spesso descritti come “angeli”.

• Ángeles de la Guarda – spiriti protettori personali, spesso identificati con l’Orisha tutelare.
• Guías de Luz – entità spirituali evolute che aiutano il médium nel suo sviluppo.
• Espíritus elevados – anime purificate, viste come “angeli” intermedi tra l’uomo e Dio.

La comunicazione con questi spiriti può avvenire tramite sessioni medianiche, sogni, trance o cerimonie. Alcuni médium affermano di avere un “angelo” specifico che li guida nella vita quotidiana, negli atti di guarigione o nelle letture spirituali.

Nel sistema dell’Espiritismo, l’angelo custode non è solo un simbolo, ma una presenza attiva che partecipa al cammino evolutivo dell’individuo. Molte persone afrodiscendenti cubane crescono con l’idea che ogni individuo abbia almeno un Orisha e un Ángel de la Guarda, entrambi collaboratori del proprio destino.

Iconografia, Preghiere e Funzione

Le immagini angeliche sono frequenti in molte case afrocubane e nei bóveda espiritual (altari degli spiriti): statue, quadri, medaglie di San Michele o angeli custodi convivono con immagini di Oshún, Yemayá o Changó.

È comune trovare preghiere angeliche recitate prima delle cerimonie, come protezione o invocazione. Una delle più diffuse è:

Ángel de mi guarda, dulce compañía,
no me desampares ni de noche ni de día,
sin ti me perdería, guía mis pasos,
protégeme con tu luz y tu energía.

In alcuni casi, si usano candele bianche, incensi e offerte dolci per attirare l’energia angelica in uno spazio rituale. L’angelo può anche essere invocato prima di iniziare un’operazione magica o una lettura con i caracoles (diloggun).

In alcune case spirituali, è prassi che prima dell’invocazione degli Orisha venga fatta una invocazione agli angeli, riconoscendoli come guardiani dell’ambiente spirituale e collaboratori del rito.

Gli Angeli e il Culto del Destino

Nella Santería, ogni persona ha un Orisha  tutelare che viene scoperto attraverso la Mano di Orula o l’Itá. Tuttavia, molti praticanti parlano anche di un ángel espiritual come figura parallela, che non sostituisce l’Orisha ma ne riflette l’aspetto celestiale, etereo, immateriale.

Questa doppia polarità si riflette nel principio di asé e ori: la forza (asé) conferita dall’Orisha  e l’intelligenza, volontà e destino (ori) che l’angelo o spirito guida può aiutare a mantenere allineati. In questo senso, l’angelo è una figura silenziosa ma influente nel cammino dell’initiazione e della crescita spirituale dell’adepto.

Esiste anche il concetto secondo cui l’angelo può agire come testimone silenzioso del comportamento umano, simile all’Ori, ma con un’inclinazione più morale e “celeste”. Alcuni lo identificano con la coscienza, altri come entità separata ma connessa al karma e alla protezione divina.

Paralleli con altre tradizioni

Il ruolo degli angeli nelle religioni afro-cubane trova eco anche in altre religioni afroamericane. In Candomblé, ad esempio, il culto degli Orisha include figure celestiali secondarie, e in Umbanda brasiliana gli espíritos de luz sono praticamente equivalenti agli angeli.

Allo stesso modo, in molte correnti espiritiste latinoamericane, l’angelo è una figura ibrida che può assumere forme diverse: un antico spirito africano, un santo sincretico, una presenza luminosa che appare in sogno.

Questi esempi mostrano che la concezione afroamericana dell’angelo non è statica, ma una matrice fluida di intermediazione spirituale, arricchita da pratiche ancestrali, visioni personali, e adattamenti culturali.

Conclusione: Gli Angeli come Ponte

Gli angeli nelle religioni afro-cubane non sono semplici ripetizioni del modello cattolico: essi sono entità sincretiche che fungono da ponte tra il mondo africano e quello cristiano, tra il culto degli Orisha e la devozione popolare. Possono essere spiriti guida, archetipi di purezza, protettori celesti, messaggeri divini. In ogni caso, testimoniano la capacità di adattamento, trasformazione e resilienza delle religioni afrodiscendenti nei secoli.

Il loro ruolo continuerà ad evolvere, soprattutto nel contesto contemporaneo dove sincretismo, spiritualità e ricerca interiore si intrecciano sempre di più. Gli angeli afro-cubani non sono soltanto eredità del passato: sono figure viventi nel culto quotidiano, che vegliano sulle persone, ispirano le scelte, e guidano i riti con luce silenziosa ma potente.

Glossario

• Orisha : Divinità del pantheon yoruba
• Espiritismo: Dottrina spiritualista che crede nella comunicazione con i defunti
• Ángel de la guarda: Spirito protettore personale
• Bóveda espiritual: Altare dedicato agli spiriti di luce e agli antenati
• Rezadores: Praticanti che recitano preghiere rituali
• Asé: Energia vitale e potere spirituale trasmesso dagli Orisha
• Ori: Il destino individuale o coscienza superiore secondo la cosmologia yoruba
• Diloggun: Sistema divinatorio con conchiglie utilizzato nella Santería

Fonti

• De La Torre, Miguel – Santería: The Beliefs and Rituals of a Growing Religion in America
• Martínez, Lydia Cabrera – El Monte
• Bastide, Roger – Las religiones africanas en Brasil
• Brandon, George – Santería from Africa to the New World
• Fonti orali: santeros, espiritistas e médium afrocubani