NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti coì come l’utilizzo di riti apotropaici, purificazioni spirituali, strumenti e candele rituali non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica, esoterica, spirituale non è volta ad effettuare diagnosi mediche, non sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, esoteriche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, di natura fisica o psichiatrica.
Introduzione al Candomblé: Una Religione Afro-Brasiliana di Culto e Incarnazione degli Orixás
Candomblé è una religione afro-brasiliana nata dal sincretismo tra le credenze spirituali delle popolazioni africane deportate come schiavi (soprattutto yoruba, bantu e ewe-fon) e le influenze cattoliche e indigene brasiliane. È un sistema spirituale ricco, liturgico e rituale, fondato sul culto degli Orixás, spiriti divini che incarnano le forze della natura, i principi morali e le radici ancestrali.
Origini e Tradizioni
Il Candomblé si sviluppò tra il XVIII e il XIX secolo, in particolare nello stato di Bahia, dove gli schiavi africani mantennero vive le proprie tradizioni religiose malgrado le persecuzioni. I primi terreiro (luoghi sacri) nacquero nelle aree urbane, diventando centri di resistenza culturale e spirituale. Esistono oggi diverse “nazioni” di Candomblé, tra cui:
- Ketu (di origine yoruba)
- Bantu (di origine kongo/angolana)
- Jeje (di origine fon/ewe)
Ognuna di queste ha variazioni nella liturgia, nel pantheon e nella lingua rituale, ma condividono la struttura fondamentale del culto agli Orixás.
Il Culto degli Orixás
Ogni persona nel Candomblé nasce con un Orixá tutelare, che guida il suo destino e la sua personalità. Gli Orixás non sono divinità lontane: sono forze vitali che si incarnano nel corpo dei fedeli durante le cerimonie di possessione.
Ogni Orixá è associato a un elemento della natura (acqua, fuoco, vento, ecc.), colori specifici, cibi rituali e danze codificate. Alcuni tra i più noti sono:
- Oxalá (Obatalá) – Orisha della purezza e della saggezza
- Iemanjá – Regina del mare e madre degli Orixás
- Ogum – Spirito del ferro, della guerra e del lavoro
- Xangô – Giustizia, fuoco e tuoni
- Oxóssi – Caccia, foresta e abbondanza
Liturgia e Ritualità
Le cerimonie del Candomblé avvengono nei terreiro, dove i fedeli (iniziati o non iniziati) partecipano a riti complessi che comprendono:
- danze sacre al ritmo degli atabaques (tamburi rituali)
- offerte (ebó) di cibo, animali o oggetti simbolici
- incorporazione degli Orixás nei corpi dei medium
Il culto è guidato da sacerdoti e sacerdotesse (Babalaô, Babalorixá, Ialorixá), che preservano la tradizione orale e rituale e che ricevono il loro titolo dopo anni di formazione e iniziazione.
Etica e Visione del Mondo
Il Candomblé è una religione della reciprocità: gli esseri umani mantengono l’equilibrio con le forze cosmiche attraverso il rispetto, l’offerta e la pratica della axé – l’energia vitale che sostiene tutto ciò che esiste.
Il concetto di destino (òrí) è fondamentale: ogni individuo ha un cammino scelto prima della nascita e la religione serve a riconnettersi con questa origine e a vivere in armonia con sé stesso, gli altri e la natura.
Glossario
- Orixá: spirito divino collegato a forze naturali e archetipi umani
- Axé: forza vitale e sacra che permea l’universo
- Terreiro: spazio sacro di culto
- Ebó: offerta rituale
- Atabaque: tamburo sacro usato nelle cerimonie
- Babalorixá / Ialorixá: sacerdote o sacerdotessa dell’Orixá
Fonti
- Prandi, Reginaldo – Segredos Guardados, Companhia das Letras
- Bastide, Roger – Le religioni africane in Brasile
- Fonti orali da terreiro Ketu (Ilê Axé Opô Afonjá, Salvador)

