NOTA INFORMATIVA:

Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti coì come l’utilizzo di riti apotropaici, purificazioni spirituali, strumenti e candele rituali non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica, esoterica, spirituale non è volta ad effettuare diagnosi mediche, non sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, esoteriche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, di natura fisica o psichiatrica.

I Gradi della Possessione Spirituale: dal Channeling alla Trance Totale

Nel vasto panorama delle pratiche spirituali e religiose, la possessione rappresenta un fenomeno complesso e multiforme, che può manifestarsi con diversi livelli di intensità, da una leggera ispirazione fino alla totale incorporazione da parte di una divinità o spirito. Comprendere i gradi della possessione aiuta a distinguere le esperienze autentiche da quelle parziali, simboliche o addirittura simulate.

 1. Ispirazione spirituale (Channeling leggero)

In questo primo grado, la persona riceve idee, intuizioni, immagini o parole da una fonte spirituale percepita come esterna o superiore, ma mantiene il completo controllo cosciente. È una forma leggera di contatto spirituale, spesso vissuta da scrittori, artisti, medium, sensitivi e praticanti new age. La comunicazione può avvenire sotto forma di flusso verbale, scrittura automatica o sensazioni intuitive. L’identità dell’individuo resta salda e non vi è alcuna modifica comportamentale osservabile.

• Livello minimo di contatto.
• L’entità spirituale (guida, angelo, orisha) suggerisce pensieri, immagini, parole, ma non prende mai il controllo.
• Esperienza simile a una “voce interiore elevata”.
• Presente in: misticismo cristiano, filosofia ispirata, pratiche new age.

 2. Espansione della coscienza (Ispirazione profonda, Canalizzazione cosciente)

A questo livello, l’individuo entra in uno stato alterato in cui percepisce l’ampliamento del proprio sé o della propria coscienza, sentendosi ispirato da entità superiori. Può avere esperienze di canalizzazione profonda, ma conserva la memoria e il controllo motorio. È lo stato tipico di molte forme di channeling avanzato, come quello presente nel movimento new age, in alcune forme di spiritismo, o in contesti cerimoniali moderni dove il medium “presta la voce” a una guida spirituale, ma è ancora in grado di interrompere l’esperienza volontariamente.

• L’operatore rimane cosciente ma consente che un’entità comunichi attraverso di lui.
• La coscienza è testimone, e può intervenire.
• Le parole possono fluire automaticamente, ma c’è sempre una parziale supervisione dell’ego.
• Tipica della spiritualità new age, spiritismo moderno, canalizzazione angelica.

3. Scrittura automatica / Parola ispirata

Una forma intermedia tra ispirazione e vera trance si manifesta attraverso la scrittura automatica o la parola ispirata. In questa fase, l’operatore non entra in trance profonda ma sperimenta un passaggio di contenuti spirituali che sembrano fluire autonomamente. È uno stato ponte, in cui l’individuo si lascia attraversare dalla voce interiore o dall’entità guida, permettendo che il messaggio si esprima senza controllo razionale. Questo fenomeno è molto comune nello spiritismo, ma anche in alcune pratiche magiche e sciamaniche moderne.

• L’operatore si mette “da parte” e lascia fluire l’entità attraverso la scrittura o il linguaggio.
• Può non ricordare il contenuto prodotto, ma non perde il controllo motorio.
• Intermedio tra channeling e trance.

4. Coabitazione cosciente (Trance superficiale)

In questo stadio, la persona sperimenta una coesistenza tra la propria coscienza e quella dello spirito o entità. Il corpo può muoversi sotto una guida parziale esterna, ma il soggetto è ancora cosciente di ciò che accade, seppur in stato alterato. Può parlare o agire “influenzato”, ma può anche opporsi o scegliere di rifiutare. È un grado intermedio, comune in sedute medianiche e rituali dove si invoca l’entità ma si evita l’incorporazione completa.

• Lo spirito entra, ma l’identità dell’ospite non viene del tutto annullata.
• Ci può essere cambiamento nella voce, nei gesti, ma l’Io può “riprendere il controllo” in ogni momento.
• Molto usata nei culti afroamericani: Umbanda, Candomblé, Voodoo.
• Inizia la vera possessione rituale.

5. Trance parziale (Parziale abbandono del sé)

Qui l’individuo cede una parte significativa del controllo all’entità. I movimenti, il tono di voce, le espressioni possono cambiare visibilmente. La coscienza personale è parzialmente dissociata e spesso vi è amnesia parziale al termine dell’esperienza. È uno stato delicato, tipico di pratiche di possessione consapevole, riscontrabile tanto nei rituali afro-caraibici quanto in alcune forme di sciamanesimo estatico. Il soggetto non ha più un pieno controllo ma può ancora, in parte, riemergere volontariamente o con aiuto.

• L’identità spirituale si manifesta in modo molto forte.
• L’operatore non ricorda cosa è successo.
• Viene spesso “cavalcato” (cavalo/cheval) dall’entità.
• Tipica nei riti di possessione con Orisha, Loa, Exu, spiriti di Umbanda.

6. Trance profonda (Incorporazione semi-totale)

L’entità prende il sopravvento quasi totale: il corpo dell’operatore si muove come quello dell’essere incorporato, la voce cambia completamente, spesso accompagnata da movimenti rituali, canti o atti sacri. La coscienza dell’individuo è profondamente ritirata. Nella Santería, ad esempio, si parla di “montarse” (essere cavalcati dall’Orisha). In questo stato, l’entità agisce come se fosse totalmente incarnata, ma può essere ancora allontanata con rituali di discesa o richiamo. L’operatore spesso non ricorda nulla dell’accaduto.

• Il corpo si muove come quello dell’entità incorporata, assumendone mimica e comportamento rituale.
• La voce cambia timbro e ritmo, spesso intonando canti sacri o messaggi oracolari.
• L’individuo non è più cosciente di sé, ma può essere ancora richiamato con rituali specifici.
• È lo stadio in cui l’Orisha o lo spirito “monta” sull’iniziato e agisce per un tempo limitato.
• È necessaria una gestione rituale esperta, sia per l’ingresso che per la discesa dell’entità.
• Può verificarsi anche in sciamanesimo avanzato (Nepal, Amazzonia), con forme di “trance sciamanica estrema”.
• Il ritorno alla coscienza avviene in modo graduale, talvolta accompagnato da disorientamento o pianto liberatorio.

7. Possessione totale (Sostituzione completa della coscienza)

È il grado più intenso: la coscienza del praticante si ritira completamente, lasciando spazio esclusivo all’entità. La persona in trance non è più presente, né cosciente, e tutto ciò che avviene nel corpo è opera dello spirito incorporato. I gesti, la voce, il comportamento sono completamente trasformati. Questo stato è considerato altamente sacro e potenzialmente pericoloso se non ben guidato. È caratteristico delle cerimonie intense nel Voodoo haitiano, nella Santería cubana, in alcuni terreiros del Candomblé e anche nello sciamanesimo nepalese e sudamericano.

• Il corpo diventa pienamente abitato da un’altra coscienza.
• L’identità dell’operatore è completamente oscurata.
• In alcuni casi, la voce cambia, gli occhi sembrano “altrove”, il corpo compie azioni insolite.
• Il ritorno alla coscienza è spesso lento e assistito da operatori rituali.
• Presente nei casi forti di possessione in Santería, Voodoo, culti afrobrasiliani, spiritismo afro-latino, magia cerimoniale.

8. Possessione patologica (non rituale)

Non tutte le possessioni sono sacre o guidate da un contesto rituale. In alcuni casi, entità invasive e dissonanti si impossessano della persona senza consenso e al di fuori di un quadro spirituale protetto. Si tratta di possessioni patologiche, riconosciute tanto dalla demonologia cristiana quanto da varie tradizioni magiche e sciamaniche. Queste forme si manifestano spesso in soggetti fragili, non preparati, o che hanno aperto canali spirituali senza protezione. La differenza sostanziale rispetto alla possessione rituale è l’assenza di controllo, di sacralità e di beneficio. L’intervento diventa urgente.

• Entità ostili o dissonanti occupano lo spazio interiore senza consenso o senza struttura rituale.
• L’individuo può mostrare disturbi del comportamento, crisi non controllate, dissociazione, deliri.
• Intervento di esorcismo, liberazione o depossessione necessario.
• Presente in esoterismo occidentale, teurgia, sciamanesimo (come intrusione), e demonologia cristiana.

La visione di Mircea Eliade e i nuovi studi

Il celebre storico delle religioni Mircea Eliade definì la possessione totale come una “forma degradata di sciamanesimo”, ritenendola passiva rispetto al controllo estatico del vero sciamano. Tuttavia, studi successivi hanno rivalutato questa posizione: nelle culture tradizionali africane e afrocaraibiche, la possessione non è considerata degradata ma una forma elevata di comunicazione con il sacro, dove il corpo stesso diventa tempio dello spirito. La possessione profonda e totale è documentata anche nello sciamanesimo nepalese, amazzonico, siberiano e in numerose altre tradizioni come parte integrante del lavoro spirituale.

La possessione nella Wicca: Drawing Down the Moon

Nella Wicca tradizionale, esiste un rituale chiamato Drawing Down the Moon, in cui la sacerdotessa invoca la dea affinché scenda nel proprio corpo. In questo stato, la dea “parla” attraverso di lei. È una forma di trance controllata, che può variare dal channeling ispirativo alla trance profonda, secondo la preparazione e la purezza rituale del praticante. È una forma moderna ma con radici arcaiche, che mostra come la possessione sia presente anche nei percorsi neopagani.

Appendice: i falsi casi di possessione e channelling

• Falsi consapevoli: truffatori che simulano la possessione per ottenere potere, denaro o adulazione. Comunissimo in ambienti settari o commercializzati.

• Falsi inconsapevoli: individui psicologicamente suggestionabili che entrano in trance autoindotta senza entità reali. Spesso guidati da desiderio di appartenenza o inconsci disagi irrisolti.

• Parassitismo psichico: in alcuni casi la persona canalizza parti della propria psiche (ombra, trauma, archetipi) credendo si tratti di entità. Questo crea illusioni e può diventare pericoloso se non riconosciuto.

Conclusioni

I gradi della possessione non sono solo tappe di una scala esperienziale, ma riflettono la complessa interazione tra coscienza umana, forze spirituali e cultura. Riconoscerne la varietà, la profondità e anche i rischi permette di avvicinarsi con rispetto e discernimento a un tema centrale in molte vie iniziatiche.

Glossario

• Channeling: canalizzazione di messaggi o ispirazioni da entità non fisiche.
• Montarse: termine della Santería che indica l’essere “cavalcati” da un Orisha.
• Trance: stato alterato di coscienza in cui la percezione ordinaria viene sospesa o modificata.
• Drawing Down the Moon: rituale Wicca in cui la sacerdotessa invita la dea a manifestarsi in lei.
• Sé Ombra: in psicologia junghiana, la parte inconscia e rimossa della personalità.

Fonti

• Mircea Eliade, Lo Sciamanismo e le Tecniche dell’Estasi
• Michael Harner, The Way of the Shaman
• Claude Lecouteux, Demonology of the Middle Ages
• A. De La Torre, The Orisha: Orishas, Their History and Worship
• C. Partridge (ed.), Possession, Power and the New Age
• Testimonianze orali e dati etnografici da riti nel Voodoo haitiano, Candomblé, Santería, sciamanesimo nepalese e amazzonico