NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti coì come l’utilizzo di riti apotropaici, purificazioni spirituali, strumenti e candele rituali non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica, esoterica, spirituale non è volta ad effettuare diagnosi mediche, non sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, esoteriche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, di natura fisica o psichiatrica.
Babalú Ayé: Signore della Malattia, Guaritore della Terra
Babalú Ayé è uno degli Orisha più temuti e al tempo stesso più venerati nel pantheon yoruba e nella Santería. È il signore della malattia, dei contagi, delle epidemie, ma anche della guarigione, della compassione e della redenzione. Il suo nome significa “Padre del Mondo” (Baba l’aye in yoruba), ed è colui che affligge per purificare, e purifica per proteggere.
Il suo culto è antichissimo e profondamente radicato sia in Africa occidentale (soprattutto tra i popoli yoruba e fon), sia nelle religioni della diaspora afroamericana, come la Santería cubana, il Candomblé brasiliano e la religione vodun. In molti contesti è identificato anche con il temuto Sopona, il dio del vaiolo.
Ruolo e potere spirituale
Babalú Ayé incarna il mistero della malattia e della guarigione. È colui che può colpire, ma anche guarire; è giudice karmico ma anche liberatore. Governa:
- le malattie infettive e della pelle (vaiolo, lebbra, AIDS)
- la guarigione spirituale e fisica
- il destino degli emarginati, dei poveri e dei sofferenti
- la terra, i virus, i microrganismi e le energie del corpo
Si dice che se non onorato con rispetto, Babalú Ayé può causare epidemie o malattie croniche. Ma se propiziato con devozione, protegge, guarisce e salva.
Colori, numeri e simboli
- Colori: viola, marrone, nero, bianco (in alcune correnti)
- Numero sacro: 17
- Giorno: venerdì
- Animali sacri: cane, avvoltoio, maiale (in alcune tradizioni)
- Strumenti: bastone, stampelle, maracas di zucca
Babalú Ayé viene rappresentato con il volto coperto da frange di rafia e il corpo segnato da piaghe. È spesso accompagnato da due cani che lo seguono ovunque. Il suo modo di camminare curvo, appoggiandosi a un bastone, simboleggia il peso del dolore del mondo che porta con sé.
Sincretismo
Nella Santería cubana, Babalú Ayé è sincretizzato con San Lazzaro, il santo lebbroso del Vangelo che cammina con le stampelle. L’iconografia popolare lo ritrae vestito di sacco, circondato da cani, con il corpo segnato da ferite.
In Brasile, nel Candomblé, Babalú Ayé è venerato come Omolu o Obaluaê. Il suo culto è spesso accompagnato da musiche ritmate e danze con costumi coprenti di paglia, che impediscono di vedere il volto del medium.
Pataki di Babalú Ayé
Si racconta che un tempo Babalú Ayé era bello e forte, amato da molte donne. Ma a causa della sua vanità, disobbedì agli dèi, e fu colpito da una terribile malattia della pelle. Il suo corpo si ricoprì di piaghe, e tutti lo scacciarono. Solo Oshún, dea dell’amore, ebbe pietà di lui, lo lavò con miele e fiori e lo guarì.
Da quel giorno, Babalú Ayé divenne umile e compassionevole. Giurò di aiutare i malati e i poveri, diventando protettore di chi soffre e guaritore di chi prega con sincerità. Il suo potere è grande, ma la sua giustizia è severa.
Rezo a Babalú Ayé (in yoruba)
Babalú Ayé, aláṣe gun Òní òràn, tí kó gbogbo irò Olúwà ara, t’ó mọ̀ àìsàn gbogbo F’ẹ̀bùn àìlera mi jù lọ Kà fún mi ní ilera Aché.
Babalú Ayé, colui che comanda
Signore delle afflizioni, che porta via ogni falsità
Signore dei corpi, che conosce tutte le malattie
Allontana da me il dono della malattia
Concedimi salute
Aché.
Offerte e culto
Babalú Ayé accetta offerte umili, che riflettano la condizione del bisognoso:
- Mais tostato, ceci, riso integrale
- Cipolle, aglio, fagioli neri
- Vino secco, rum scuro
- Pane di mais, frutta secca
- Pollo nero, capra (nei rituali complessi)
Le offerte si depositano su piatti di terracotta o su foglie di banano. I luoghi preferiti sono gli ospedali, i crocevia, i margini della città o accanto a un altare con la sua immagine.
Tabù e rispetto
- Non si pronuncia mai il nome Sopona senza rispetto
- Non si mostrano immagini del suo volto scoperto
- Non si ride né si scherza in presenza dei suoi rituali
- Non si offrono cibi sofisticati o decorativi
- Non si evocano malattie senza offrire propiziazione
Molti praticanti indossano vesti marroni o sacchi in segno di penitenza e offrono candele viola per chiedere guarigione o protezione da malattie gravi.
Rapporto con altri Orisha
- Oshún: lo guarisce dalla vanità e lo accompagna nel cuore
- Yemayá: in alcune tradizioni è sua madre
- Obatalá: lo accoglie tra gli Orisha maggiori e lo consiglia
- Elegguá: lo avverte del pericolo e lo guida nei crocevia
Babalú Ayé non si manifesta con danze violente o gesti teatrali. Il suo arrivo è profondo, sacro, spesso accompagnato da silenzio, rispetto e vibrazioni potenti nel corpo del medium.
Conclusione
Babalú Ayé è il Signore della guarigione e della sofferenza. È colui che conosce il dolore umano come nessun altro. La sua energia è potente, ma richiede rispetto, umiltà e sincerità. È il patrono di chi è malato, emarginato, solo. Eppure, proprio lì dove il mondo distoglie lo sguardo, Babalú Ayé pone la sua benedizione più grande.
Onorarlo significa accettare le ferite come passaggi verso la rinascita. Egli insegna che ogni malattia può essere maestra, e ogni cicatrice può essere luce. È il grande medico sacro del corpo e dell’anima.
Glossario
- Orisha: Divinità del pantheon yoruba
- Sopona: Nome temuto di Babalú Ayé nella tradizione originale
- Omolu/Obaluaê: Nomi brasiliani dello stesso Orisha nel Candomblé
- Pataki: Racconto sacro degli Orisha , con valore mitico e didattico
- Aché: Forza sacra che rende efficaci le azioni spirituali
- Sincretismo: Fusione tra Babalú Ayé e San Lazzaro nel cattolicesimo popolare
Fonti
- Abimbola, Wande – Ifá: An African System of Divination
- Lydia Cabrera – El Monte
- De La Torre, Miguel – Santería: The Beliefs and Rituals of a Growing Religion in America
- Karade, Baba Ifa – The Handbook of Yoruba Religious Concepts
- Fonti orali: santeros e babalawo dell’area di Matanzas e L’Avana
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