NOTA INFORMATIVA:

Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti coì come l’utilizzo di riti apotropaici, purificazioni spirituali, strumenti e candele rituali non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica, esoterica, spirituale non è volta ad effettuare diagnosi mediche, non sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, esoteriche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, di natura fisica o psichiatrica.

Oyá: Signora dei Venti, dei Cimiteri e della Trasformazione

Oyá, conosciuta anche come Yansá in Brasile, è una delle Orisha più potenti e temute del pantheon yoruba. Dea dei venti, delle tempeste, del fulmine e dei cimiteri, è la custode del confine tra la vita e la morte. Spirito guerriero e regina del cambiamento, Oyá incarna la trasformazione, la giustizia e la forza interiore necessaria per attraversare le tempeste della vita.

Nella Santería cubana, nel Candomblé brasiliano e nelle tradizioni yoruba dell’Africa occidentale, Oyá è rispettata per il suo potere impetuoso e la sua profonda connessione con l’aldilà. È colei che accompagna i morti nel passaggio, governa i venti del cambiamento e protegge le donne forti, le guerriere e coloro che lottano per la verità.

Origine e Mito

Oyá era una regina umana che, secondo i pataki (miti sacri), ottenne il potere sul fulmine e sulla morte dopo avere bevuto un elisir preparato da Orunmila. Moglie di Shango, è una delle sue spose più temute e rispettate. Si dice che combattesse al suo fianco, portando terrore sul campo di battaglia con i suoi venti vorticosi e le sue grida ancestrali.

È anche associata ai cimiteri e alla comunicazione con gli eggun (spiriti dei defunti), dei quali è regina. Il suo nome è collegato al fiume nigeriano Oyá, simbolo di forza, vita e trasformazione.

Attributi e Simbolismi

• Elemento: Aria e Fuoco
• Domini: Venti, fulmini, tempeste, cimiteri, trasformazione
• Colori: Rosso, viola, marrone, bordeaux, e nove colori combinati
• Numero: 9
• Strumenti: Irukere (coda di cavallo), spada, corna, bastone

Oyá rappresenta il cambiamento repentino, la morte simbolica, le chiusure che aprono a nuovi cicli. Il numero 9, il più alto tra i numeri unici, simboleggia completamento e passaggio.

Rezo in Yoruba

Oyá yansán omo afefe  
Oyá l'oni orun  
Oyá omo Ogun  
Bá mi jẹ́ ká sọ̀rọ̀ lórí ilé ayé  
Kí ajogun Ọrun má bà mí jẹ́  
Aché

Oyá, figlia dei venti
Oyá, padrona del cielo
Oyá, figlia di Ogun
Aiutami a parlare sulla terra
Affinché gli spiriti del cielo non mi facciano del male
Aché

Pataki di Oyá

Si racconta che Shango, potente Orisha del tuono, cercasse una compagna capace di reggere la sua forza. Oyá lo affrontò senza paura, brandendo la sua spada e invocando i venti. Colpiti dalla sua potenza, Shango e gli altri Orisha riconobbero il suo valore e le donarono il controllo sulle tempeste.

Ma Oyá, una volta ottenuto il potere, non lo usò per distruggere, bensì per proteggere i più deboli e guidare le anime. Da quel giorno, divenne la Signora dei Cimiteri, custode della soglia e giudice imparziale tra i vivi e i morti.

Come si Manifesta

Durante la possessione rituale, Oyá si manifesta con movimenti rapidi, danze circolari, urla che imitano il vento e gesti di comando. È feroce, intransigente, ma anche compassionevole. Porta il messaggio del cambiamento necessario, anche se doloroso.

I suoi figli, quando posseduti, imitano le sue movenze guerriere, danzano con spade o bastoni, e spesso pronunciano frasi enigmatiche che si rivelano profetiche.

Offerte

• Melanzane, igname, carne di capra
• Vino rosso, cipolla rossa, peperoni
• Candele viola, rosse o bordeaux
• Fiori secchi, piume, corna

Le offerte a Oyá si lasciano spesso ai piedi di alberi solitari, agli incroci tra sentieri di campagna o nei pressi di cimiteri (con autorizzazione rituale). Viene onorata con canti, tamburi e danze vorticose.

Tabù e Precauzioni

• Mai mentire o ingannare in sua presenza: Oyá scopre ogni verità nascosta.
• Evita di nominare i morti con leggerezza: Oyá ascolta.
• Non offrirle mai dolci o miele: non li gradisce.
• Non indossare abiti completamente bianchi quando le si fanno offerte (tranne se espressamente richiesto).

Oyá punisce chi le manca di rispetto, ma protegge fieramente chi si affida a lei con sincerità e coraggio.

I Figli di Oyá

I figli di Oyá sono intensi, profondi, intuitivi e spesso tempestosi. Si caratterizzano per:

• Grande intelligenza e velocità mentale
• Empatia per i defunti, i malati, i sofferenti
• Spirito indipendente e anticonformista
• Tendenza al cambiamento e alla rottura improvvisa

Spesso lavorano come terapeuti, medium, operatori spirituali, attivisti o combattenti per cause sociali. Temono il tradimento più della solitudine. In amore sono intensi, ma difficili da gestire: esigono verità e libertà.

Oyá nel Sincretismo

Nella Santería Oyá è sincretizzata con Santa Teresa d’Avila, per la sua forza spirituale e il suo legame con la visione mistica. In alcune zone del Brasile è associata a Santa Bárbara, per la relazione col fulmine (condiviso anche con Shango).

Nel Candomblé Oyá è venerata con nomi diversi: Oyá Mesan, Oyá Tolá, Oyá Igbalé. Ogni nome rappresenta un suo “cammino”, ovvero un aspetto distinto del suo potere. Oyá Igbalé, ad esempio, è la guardiana delle anime nel cimitero e guida chi lavora con gli Egungun (spiriti ancestrali).

Compatibilità e alleanze

• Shango: suo marito, con cui condivide fuoco e tempesta
• Obatalá: la calma che equilibra il suo impeto
• Elegguá: suo complice nei crocevia tra mondi

Oyá protegge chi lotta per la verità, chi non si arrende, chi affronta il dolore con dignità. È la forza femminile che non si piega e che danza nel turbine del cambiamento.

Glossario

• Orisha: Divinità del pantheon yoruba
• Pataki: Mito sacro legato a una divinità
• Egungun: Spiriti dei defunti, onorati come antenati
• Irukere: Scettro fatto con coda di cavallo, simbolo di autorità
• Candomblé: Religione afrobrasiliana di origine yoruba
• Santería: Religione afrocubana sincretica

Fonti

• Abimbola, Wande – Ifá: An African System of Divination
• De La Torre, Miguel – Santería: The Beliefs and Rituals of a Growing Religion in America
• Lydia Cabrera – El Monte
• Karade, Baba Ifa – The Handbook of Yoruba Religious Concepts
• Fonti orali: santeros, iyalorisha e pai de santo in Cuba e Brasile