NOTA INFORMATIVA:
Ricordiamo che i trattamenti sciamanici, trattamenti, spirituali e insegnamenti coì come l’utilizzo di riti apotropaici, purificazioni spirituali, strumenti e candele rituali non sostituiscono i comuni, consueti e normali trattamenti e cure mediche praticati da medici qualificati. La pratica sciamanica, esoterica, spirituale non è volta ad effettuare diagnosi mediche, non sostituisce in alcun modo cure mediche appropriate o terapie professionali per problemi mentali, la pratica sciamanica, gli insegnamenti spirituali, non sono pareri medici e non devono essere considerati come tali.
La facilitazione di pratiche magico-sciamaniche, esoteriche, spirituali e relativi trattamenti e riti sono destinati al benessere dell’individuo e non creano un rapporto medico-paziente. La pratica magica o sciamanica e spirituale non si rivolge alla risoluzione di problemi mentali, di natura fisica o psichiatrica.
Coppia ed Esoterismo Occidentale: Perché il Partner dovrebbe Conoscere e Condividere
Nel mondo dell’esoterismo occidentale – che spazia dalla magia cerimoniale alla teurgia, dall’alchimia spirituale alla wicca, passando per tarocchi, astrologia e cabala – la pratica non è mai solo un hobby o un interesse. È un percorso trasformativo che coinvolge profondamente l’anima, la mente e il corpo. E quando una persona intraprende seriamente questa via, anche il partner con cui condivide la vita ne viene inevitabilmente coinvolto.
Scopriamo perché è importante che chi è vicino a un praticante dell’esoterismo occidentale conosca, comprenda e – idealmente – rispetti e affianchi questo cammino.
1. Condivisione di simboli, linguaggi, rituali e senso dell’esistenza
L’esoterismo è ricco di simboli, archetipi, corrispondenze planetarie, parole sacre, strutture rituali e concetti filosofico-spirituali che si discostano profondamente dalla visione materialista e lineare del mondo. Per chi non ha familiarità con questo linguaggio, la pratica esoterica può risultare oscura, distante, oppure persino sospetta, generando incomprensioni o una sensazione di esclusione.
Avere un partner che, anche senza praticare, conosce almeno le basi del simbolismo esoterico (il significato dei quattro elementi, delle fasi lunari, dei pianeti, degli Arcani Maggiori, dei colori, delle direzioni sacre…) significa poter condividere la propria esperienza spirituale senza doverla sempre tradurre o semplificare. Permette di comunicare in profondità, senza ridurre il proprio vissuto a un linguaggio profano che rischia di svuotarlo.
Ma c’è un altro livello più sottile e altrettanto importante: la visione del mondo e dell’esistenza.
Chi percorre un autentico cammino esoterico adotta spesso una concezione dell’essere e della vita radicalmente diversa da quella comune. Si crede nella reincarnazione, nel karma, nell’eredità delle vite precedenti, nel destino dell’anima, nel libero arbitrio combinato a leggi universali, nel potere del pensiero e della vibrazione, nella sacralità del corpo e della Natura, nei mondi invisibili e nell’evoluzione spirituale individuale e collettiva.
Tutti questi elementi modificano profondamente le scelte quotidiane, le emozioni, le relazioni e gli obiettivi di vita. Cambia il modo in cui si concepisce il dolore, il successo, la malattia, la morte. Cambia il significato delle prove, delle coincidenze, del tempo stesso.
Se il partner non solo comprende ma accetta – o addirittura abbraccia – questa visione, si crea una profonda sintonia d’anima: le parole diventano ponti e non ostacoli, le decisioni non hanno bisogno di continue giustificazioni, e la relazione diventa un luogo dove l’interiorità può essere pienamente espressa.
In questo contesto, la relazione stessa diventa un cammino iniziatico, un luogo di trasformazione in cui due coscienze si rispecchiano e crescono, sostenute da un linguaggio comune e da una visione condivisa del Mistero dell’esistenza.
2. Supporto nei cicli di lavoro magico
Un operatore esoterico non agisce solo “quando ha tempo”, ma segue tempi sacri: noviluni, pleniluni, fasi zodiacali, ricorrenze solari, ecc. Questo può incidere sull’organizzazione della vita quotidiana, su scelte e priorità.
Avere un partner che comprende questi cicli consente una convivenza armoniosa, senza conflitti o fraintendimenti.
Questa dinamica influisce inevitabilmente sulla quotidianità: una sera che potrebbe sembrare libera per una cena o una serie TV, potrebbe invece coincidere con un’importante operazione rituale. Allo stesso modo, determinati giorni o periodi possono richiedere digiuni, purificazioni, silenzio o isolamento, per ragioni spirituali e rituali.
Avere al proprio fianco un partner che comprenda e rispetti questi ritmi non è solo auspicabile, ma spesso necessario. La comprensione evita fraintendimenti, attriti, sensazioni di trascuratezza o di esclusione, che possono emergere in chi non conosce la natura di tali impegni. Quando il partner sostiene, o meglio ancora accompagna, questi cicli, la vita quotidiana diventa un tessuto armonioso, dove il sacro e il profano coesistono senza conflitto. La casa diventa così un tempio condiviso, in cui si respira un rispetto profondo per il Tempo sacro e i suoi effetti sulla vita di coppia.
3. Protezione dai riflessi energetici e magici
Come accade nello sciamanesimo, anche nella magia occidentale si creano aperture fra i piani sottili. Le operazioni magiche possono attrarre entità, suscitare reazioni, generare intensi scambi di energia.
Le operazioni magiche, in particolare quelle intense o svolte durante periodi astrologicamente sensibili, generano onde di energia che possono riverberarsi sull’ambiente circostante. Ecco perché è fondamentale che il partner del praticante comprenda questo meccanismo e sia preparato a convivere con gli effetti collaterali energetici di un lavoro esoterico profondo.
Chi vive accanto a un mago, una strega, un alchimista o un operatore spirituale può essere soggetto a:
Sogni insoliti o visioni simboliche, che portano messaggi, ma anche paure inconsce a galla
Sbalzi energetici, improvvisi stati di euforia o di prostrazione senza spiegazione razionale
Intuizioni improvvise, senso di déjà-vu, aumento della sensitività
Irritabilità, ansia, confusione o tensioni relazionali improvvise, che non hanno una causa apparente
Malesseri fisici temporanei, come mal di testa, insonnia, dolori muscolari o disturbi intestinali che si risolvono spontaneamente
Fenomeni “strani” o apparentemente inspiegabili, come:
Luci che si accendono e spengono da sole
Oggetti che si spostano o cadono senza motivo
Malfunzionamenti improvvisi di dispositivi elettronici
Interferenze durante chiamate o registrazioni
Sensazione di essere osservati, presenze invisibili o colpi nel silenzio
Alcuni episodi possono sembrare sfortunati o casuali — incidenti improvvisi, piccoli guasti, eventi apparentemente “capricciosi” del destino — ma spesso portano con sé un messaggio o sono il riflesso energetico di un rituale, di una entità invocata, o della rottura di un equilibrio invisibile.
È quindi fondamentale non reagire con paura o derisione, ma con consapevolezza. Ogni evento anomalo va analizzato con strumenti spirituali, per comprendere se è il segnale di qualcosa che chiede attenzione o una risonanza non armonica da equilibrare.
Un partner consapevole non nega questi eventi, ma aiuta a contenerli e integrarli nella vita quotidiana. Anche solo mantenere una presenza centrata, praticare la purificazione della casa, offrire ascolto e supporto senza giudizio può essere un grande atto di protezione e alleanza spirituale.
In questo modo, la coppia non subisce i riflessi magici, ma li attraversa come parte del cammino comune, trasformando ogni episodio in una opportunità di crescita, verifica e radicamento nella realtà visibile e invisibile.
Comprendere che questi episodi possono essere “rimbalzi” del lavoro esoterico aiuta a gestirli senza paura né confusione.
4. Evitare resistenze o sabotaggi inconsapevoli
Un partner che non conosce o non accetta il cammino esoterico dell’altro può, anche involontariamente, creare ostacoli: interrompendo un rituale, ironizzando sulla pratica, imponendo scelte in contrasto con i valori spirituali.
Questo non solo logora la relazione, ma può annullare il potere del lavoro spirituale in atto.
Un partner che non condivide o non comprende appieno questo cammino può, anche senza cattive intenzioni, generare dinamiche di disturbo o sabotaggio, a volte in modo sottile e non immediatamente evidente.
Un esempio classico è l’interruzione di un rituale o di una preparazione, magari per una richiesta banale o per semplice disattenzione. Altre volte si tratta di atteggiamenti di ironia, scetticismo o ridicolizzazione della pratica, che non solo feriscono ma generano un’onda vibrazionale di sfiducia e ostilità in un momento in cui si cerca invece apertura e connessione.
Esistono anche sabotaggi più sottili, come scelte imposte che vanno contro i principi spirituali del praticante: cibi che spezzano un digiuno rituale, vacanze programmate nei giorni di celebrazione sacra, oppure pressioni per abbandonare momenti di raccoglimento in favore di impegni sociali mondani.
Tali dinamiche, se protratte nel tempo, non solo logorano profondamente la relazione, ma possono interferire direttamente sull’efficacia del lavoro spirituale in corso. L’energia generata viene dispersa, la concentrazione si frantuma, e l’intero intento magico rischia di essere compromesso.
Un partner consapevole e rispettoso è quindi una colonna fondamentale su cui poggia non solo l’armonia di coppia, ma anche l’integrità del cammino spirituale. La consapevolezza reciproca, la comunicazione aperta e il rispetto per le esigenze del lavoro esoterico sono elementi che evitano incomprensioni e alimentano un clima di fiducia e cooperazione.
5. Partecipare attivamente se lo si desidera
Alcune coppie scoprono che praticare insieme – pur su livelli differenti – arricchisce la relazione. Poter meditare insieme, celebrare i Rituali Stagionali dell’Anno, condividere letture o sogni è un’esperienza profonda e alchemica.
Non è necessario che entrambi siano allo stesso livello o pratichino tutto insieme, ma una forma di partecipazione consapevole può diventare un nutrimento prezioso.
In molte relazioni esoteriche mature, si scopre che la condivisione consapevole del cammino spirituale può diventare uno degli aspetti più intimi e trasformativi della coppia. Non è necessario che entrambi i partner abbiano lo stesso grado di esperienza o che pratichino le stesse discipline: ciò che conta è la volontà di entrare in risonanza spirituale, anche a livelli differenti.
Partecipare può significare molte cose: meditare insieme alla sera, anche solo per qualche minuto; accendere una candela rituale nella stessa stanza, respirando la stessa energia sacra; anche solo con un pensiero comune o una preghiera condivisa.
Significa anche condividere letture esoteriche, visioni oniriche, intuizioni o esperienze interiori. Raccontarsi un sogno al risveglio, consultare insieme un oracolo, leggere ad alta voce un passo di un testo spirituale sono gesti semplici che possono accendere una profonda complicità interiore.
Questa partecipazione attiva, anche minima, genera un campo energetico comune: una forma di “eggregora di coppia”, che sostiene entrambi nei momenti di crescita, di crisi e di trasformazione. Si diventa alleati spirituali, non solo amanti o conviventi.
Tuttavia, anche un piccolo gesto, fatto con amore e rispetto, può diventare prezioso per l’anima.
6. Riconoscere il potere trasformativo dell’esoterismo
Il cammino esoterico non è mai neutro né superficiale. Non si limita ad acquisire nozioni o a svolgere rituali: è un processo di trasformazione profonda dell’identità. Chi percorre davvero questa via, inizia a vedere il mondo con occhi diversi. Cambiano i valori, si affina l’intuizione, si attivano archetipi interiori, si sciolgono maschere, si affrontano ombre. Si entra in un ciclo di “morte e rinascita” simbolico che, nel tempo, può riplasmare radicalmente la persona.
Questa trasformazione interiore, se non condivisa o compresa, può generare attriti nella coppia. Il partner che non segue lo stesso cammino può sentirsi escluso, disorientato, o addirittura minacciato dai cambiamenti dell’altro: abitudini che si dissolvono, nuove esigenze, amicizie diverse, un diverso modo di comunicare. A volte si ha la sensazione che non si stia più parlando con la stessa persona.
In realtà, questa distanza non è necessariamente un problema, ma una fase delicata che richiede consapevolezza, ascolto e dialogo. Se entrambi i partner sono disposti a riconoscere che la crescita spirituale comporta anche una ridefinizione delle relazioni, allora si può trovare un nuovo equilibrio. Non significa “seguire per forza”, ma rispettare il movimento che l’altro sta compiendo.
Spesso, è proprio in questi momenti di crisi che la coppia ha l’opportunità di evolvere insieme, trovando nuove forme di comunicazione e di intimità. Quando il potere trasformativo dell’esoterismo è accolto e onorato da entrambi, la relazione diventa un luogo privilegiato.
7. Essere custodi del reciproco spazio sacro
Per chi percorre la via dell’esoterismo, lo spazio sacro non è solo un luogo fisico, ma un’estensione della propria interiorità. Un altare, una mensola con oggetti rituali, una stanza per meditare o anche solo un cassetto con libri e strumenti: sono territori invisibili, luoghi che contengono energia, intenzione, e connessione.
Rispettare questo spazio significa molto di più che “non toccare le cose”: vuol dire onorarne la funzione profonda, comprendere che quegli oggetti non sono semplici “cianfrusaglie”, ma strumenti sacri. Vuol dire non irrompere durante un rituale, non ridicolizzare un gesto, non spostare un simbolo senza permesso. Ogni intervento improprio, anche se in buona fede, può interrompere un flusso, disturbare una connessione, spezzare un’intenzione.
Ma il concetto di “spazio sacro” si estende anche alle scelte economiche e di tempo. Un percorso spirituale autentico comporta spesso l’investimento in corsi, formazioni, viaggi, strumenti rituali, libri o consulti. Questi non sempre generano un ritorno materiale immediato, ma nutrono l’anima e ampliano la consapevolezza. È importante che il partner comprenda questo: investire nel proprio cammino non è un capriccio, ma un atto di dedizione.
Quando l’altro rispetta queste scelte senza giudicarle, senza chiedere continuamente “a cosa serve?”, senza opporsi in nome della produttività, si diventa veri custodi reciproci. Si protegge il tempio dell’anima dell’altro, si diventa compagni di un viaggio in cui il riconoscimento dell’invisibile è parte integrante della relazione.
Essere custodi del reciproco spazio sacro significa creare una relazione in cui entrambi possono fiorire, senza sentirsi frenati, ridicolizzati o ostacolati. È un patto silenzioso di rispetto, profondo quanto quello dei grandi rituali, e forse anche più difficile da mantenere: perché richiede amore, ascolto e la volontà di proteggere ciò che non si vede ma che ha un valore.
8. Affrontare insieme eventuali “riti di passaggio”
Nel percorso esoterico autentico, non tutto è luce soffusa e meditazioni serene. Esistono momenti di forte intensità che, in molte tradizioni, assumono la forma di veri e propri riti di passaggio: iniziazioni formali, giuramenti di segretezza, superamento di prove interiori o simboliche, cambi di grado o di responsabilità spirituale. Queste tappe rappresentano una soglia, una morte simbolica seguita da una rinascita, che può scuotere profondamente l’identità, i valori, persino la visione del mondo.
Questi momenti possono essere psicologicamente complessi, perché impongono un confronto con il proprio passato, con le proprie paure, con la solitudine dell’anima di fronte al mistero. A volte sono accompagnati da sogni potenti, sincronicità inquietanti, crisi interiori o veri e propri “riassestamenti” energetici che impattano anche sul corpo.
In questa fase, avere al proprio fianco un partner che comprenda la sacralità e la delicatezza del momento è essenziale. Non si tratta di “essere felici per l’altro”, ma di entrare in uno stato di supporto sottile, in cui si rispettano i silenzi, si ascoltano le intuizioni, si accetta che per qualche giorno o settimana l’altro sia in una fase di ritiro o trasformazione profonda.
Essere compagni in un rito di passaggio significa non spaventarsi di fronte a cambiamenti di umore, visioni nuove, o desideri di riorganizzazione della propria vita. Vuol dire riconoscere che l’altro sta “morendo e rinascendo” in un altro stato dell’essere, e che questo non è una minaccia per la relazione, ma una sua possibile evoluzione.
Anche quando il partner non è parte attiva del medesimo percorso, può creare uno spazio di contenimento affettivo e spirituale: accendendo una candela, offrendo una parola di incoraggiamento, stando in silenzio accanto. Sono gesti piccoli ma potenti, che trasformano un passaggio solitario in una crescita condivisa.
Se invece manca comprensione, questi passaggi possono diventare momenti di frattura: il praticante si chiude, si isola, si sente giudicato o frainteso, e il partner vive tutto ciò come una perdita o un’estraneità. Ecco perché è importante che, prima ancora del rito, ci sia un patto profondo di ascolto e accoglienza reciproca, che protegga entrambi nel viaggio della trasformazione.
9. Angeli, demoni e conflitti spirituali: una lotta invisibile ma reale
Molti percorsi dell’esoterismo occidentale prevedono una chiara distinzione tra forze di luce (angeliche, solari, divine) e forze oscure (demoniache, parassitarie, coercitive).
Il praticante può trovarsi coinvolto in vere e proprie “battaglie spirituali”, sia interiori che esteriori. Gli angeli vengono invocati come guide, custodi e difensori. I demoni, o i loro “emissari” nemici (spesso identificati come praticanti esoterici che operano creando fatture, malocchi, riti di dominio, legamenti coercitivi, maledizioni), rappresentano ostacoli da neutralizzare o da cui difendersi.
Il partner, anche se non coinvolto direttamente, può:
- percepire l’eco di queste lotte
- essere colpito indirettamente da attacchi energetici
- diventare bersaglio di interferenze spirituali, se non protetto
- Per questo motivo, è fondamentale che chi vive accanto a un praticante:
- accetti la realtà invisibile con rispetto
- segua pratiche di protezione minime (come l’uso di amuleti, preghiere o rituali di purificazione)
- comprenda la serietà di certe dinamiche senza banalizzarle
- Condividere anche questo aspetto del cammino significa essere davvero un alleato nella luce.
10. Difficoltà sociali e doppia vita: tra il sacro e il quotidiano
Uno degli aspetti più complessi per chi segue un autentico cammino esoterico è vivere a cavallo tra due mondi: quello della realtà spirituale – spesso invisibile e difficile da spiegare – e quello della vita sociale ordinaria.
Per chi lavora con energie sottili, archetipi, spiriti guida, evocazioni o pratiche rituali quotidiane, può essere difficile “staccare la spina” e trovarsi a proprio agio in contesti più mondani, come:
- una cena tra amici che non conoscono nulla del percorso spirituale
- un aperitivo in cui si parla solo di gossip o attualità banali
- una giornata al centro commerciale o al cinema, dove i ritmi e le vibrazioni sono completamente differenti
- incontri familiari dove il cammino esoterico viene taciuto per evitare giudizi o imbarazzi
Questa dicotomia può generare solitudine, senso di incomprensione o alienazione.
In questo contesto, avere un partner che comprende questa complessità e funge da ponte tra i due mondi può fare la differenza: permette al praticante di non sentirsi “strano”, “sbagliato” o “costretto a fingere”. Ma al contrario, di essere accolto nella sua totalità, anche nei momenti in cui si oscilla tra l’umano e il trascendente.
Una relazione consapevole diventa così un rifugio sacro, uno spazio dove entrambe le dimensioni possono coesistere senza conflitto.
11.Tenuta Psicologica ed Equilibrio Emotivo
Le pratiche esoteriche, seppur potenti e trasformative, possono avere un impatto psicologico significativo. Per questo è essenziale che il praticante — e chi gli è vicino — sia una persona con una base psichica solida e stabile. Lo stress emotivo causato da riti complessi, dall’interazione con forze archetipiche, spirituali, e dalle trasformazioni interiori può accentuare eventuali fragilità. È importante che il partner aiuti a mantenere il radicamento, la concentrazione e la lucidità mentale, evitando squilibri emotivi o derive ossessive. La salute mentale deve essere considerata parte integrante del cammino magico.
Nel cammino esoterico e spirituale, nessuno cresce davvero da solo. Le difficoltà, le trasformazioni profonde e gli inevitabili momenti di crisi richiedono talvolta uno sguardo esterno, esperto e amorevole. Per una coppia in cui almeno uno dei due partner percorre una via esoterica o iniziatica, può essere fondamentale il supporto di guide, mentori, coppie più anziane o figure di riferimento spirituale.
Queste figure – che siano maestri, operatori esperti, insegnanti iniziati o leader spirituali – possono offrire un punto di vista più ampio e radicato, aiutando la coppia a navigare i passaggi complessi dell’unione, delle pratiche rituali, degli sviluppi interiori, senza perdere coerenza o stabilità.
In situazioni più complesse o delicate, può essere opportuno anche affidarsi a professionisti del benessere mentale, come counselor, coach o psicologi, purché:
Abbiano una visione transpersonale o integrata della coscienza
Rispettino le credenze spirituali o esoteriche della coppia o di uno dei due partner, senza patologizzarle né sminuirle
Non prendano parte attivamente o inconsciamente a dinamiche divisive, cercando di “salvare” solo uno dei due partner
Sostengano il bene della relazione nel suo insieme, piuttosto che alimentare separazioni o sospetti
Il cammino esoterico, quando vissuto in coppia, è un’impresa sacra. Come ogni viaggio importante, può richiedere una bussola e un punto d’appoggio esterno. Saper chiedere aiuto, aprirsi al confronto e lasciarsi guidare da chi ha più esperienza, è segno di maturità e di amore, non di debolezza.
Anche una semplice conversazione con una coppia spirituale più esperta, che ha affrontato le stesse difficoltà e le ha trasformate in opportunità, può salvare un rapporto prezioso e ispirare nuovi modi di crescere insieme.
12. Protezione della Coppia da Interferenze Esterne, Valorizzazione del partner
Quando si cammina sul sentiero dell’esoterismo, si diventa inevitabilmente più visibili — non solo nel mondo spirituale, ma anche nella società. Questo può attrarre attenzione, ammirazione, ma anche critiche, invidie e gelosie da ex partner, false amicizie, parenti “serpenti”.
Alcuni individui, non allineati al percorso spirituale, possono interferire con la coppia attraverso pensieri, parole o azioni mosse da rancore, incomprensione o disinformazione. Queste energie possono manifestarsi sotto forma di pettegolezzi, calunnie, attacchi energetici o semplici parole velenose dette alle spalle. È fondamentale che la coppia esoterica si protegga insieme, mantenendo un campo energetico unito, coltivando la fiducia reciproca e purificando regolarmente il proprio spazio fisico e sottile. In questo modo, si crea una barriera naturale, esoterica e psichica contro l’influenza di soggetti disallineati e si preserva l’armonia del cammino condiviso.
Valorizzare il Partner nel Cammino Esoterico e Umano è importante. In ogni percorso (spirituale e non) condiviso, uno degli atti più sacri è la valorizzazione reciproca. Riconoscere e onorare il proprio partner significa andare oltre la superficie, e vedere la totalità del suo essere: l’umano con le sue fragilità e forze quotidiane, il mondano con le sue passioni, capacità pratiche e sogni, lo spirituale con la sua luce interiore, e l’esoterico con i suoi doni, intuizioni e connessioni con l’invisibile.
Celebrare le qualità dell’altro — che siano la sensibilità, la forza, l’intuito, la dedizione, la conoscenza magica o la semplice capacità di esserci nel momento giusto — rafforza il legame e alimenta un amore che è alleato, non competizione.
Nel rispetto delle differenze e delle complementarità, ogni partner diventa specchio e maestro dell’altro. Offrire sostegno, ammirazione autentica e gratitudine quotidiana aiuta a creare un’alleanza solida, in cui entrambi possano fiorire, nella materia come nello spirito.
Una coppia esoterica che si onora vicendevolmente è come un sigillo: chiuso all’esterno, ma profondamente aperto alla crescita reciproca.
13. Costruire Obiettivi Comuni: la Coppia come Visione e Simbolo
Un aspetto fondamentale nel cammino esoterico condiviso è la capacità di scegliere e progettare obiettivi comuni, andando oltre le singole ambizioni individuali ed il vissuto “del momento”. La coppia, in questo senso, diventa non solo un’alleanza affettiva ma una vera e propria forza creatrice, capace di incarnare una visione a lungo termine, radicata nell’amore e guidata dalla consapevolezza spirituale. In questo modo, essa può rappresentare un esempio per gli altri: un faro per chi desidera vivere una relazione evolutiva, simbolo di saggezza, lungimiranza e crescita autentica. Essere insieme nella costruzione di un progetto più grande rende la coppia non solo stabile, ma anche ispirata e ispirante.
Conclusione: L’esoterismo è anche relazione
Il cammino spirituale non è mai individuale. Anche se ogni anima ha la propria via, le relazioni che intessiamo sono parte integrante del nostro percorso.
Un partner che accoglie e sostiene il lavoro esoterico non deve per forza diventare mago, strega o alchimista. Ma può essere un custode, un alleato, una bussola.
In un mondo spesso materialista e distratto, una coppia che onora il sacro è già, in sé, un atto magico.
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