La croce di Caravaca è uno dei più potenti talismani di protezione dell’era cristiana. È stato usato da migliaia e migliaia di persone come talismano ed è ancora uno dei più usati oggi. In questa croce è simboleggiato il terreno con lo spirituale, essendo la croce l’unione tra questi due mondi. Si ritiene che questa simbologia abbia un grande potere, motivo per cui è diventata l’elemento chiave nei rituali di esorcismo, poiché si ritiene che con la sua presenza sia in grado di espellere qualsiasi entità dall’inferno.
Caravaca de la Cruz è un comune spagnolo, un luogo di riferimento per il culto della Chiesa cattolica poiché dal 1998, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, è elencata come una delle otto città sante di questa confessione religiosa avendo il privilegio di celebrare il Giubileo Anno in perpetuo ogni sette anni intorno alla Santísima y Vera Cruz de Caravaca.
Da secoli la Cruz de Caravaca (in portoghese Cruz de Caravaça) è un simbolo religioso, mistico e spirituale di grandissimo potere a sintetizzare l’intervento divino nei momenti più difficili dell’esistenza, certamente, ma anche a rappresentare l’azione viva di Dio in ogni istante della nostra vita.
Per conoscere l’origine della Cruz de Caravaca occorre fare un salto nel passato. Correva l’anno 1231 quando la città di Caravaca (oggi denominata Caravaca de la Cruz), situata nel sud della Spagna nella provincia di Murcia era governata da Abu Zed, tiranno musulmano. Questi aveva fatto rinchiudere in carcere diversi sacerdoti cattolici, tra cui don Ginés Pérez Chirinos, che si era particolarmente distinto per il suo apostolato e la sua predicazione.
Narra la storia che Abu Zed si fosse dimostrato particolarmente curioso di assistere ad una cerimonia religiosa cristiana, così ordinò a don don Ginés di celebrare una messa cattolica alla sua presenza. Il Sacerdote allora, pregò intensamente per Abu Zed, invocando il Signore di far breccia nel suo cuore econfermò al sovrano moresco che avrebbe celebrato il mistero dell’Eucaristia in sua presenza.
La Messa si sarebbe svolta in una moschea. Durante la celebrazione il prete si accorse che mancava un elemento imprescindibile: una croce. In quella situazione di contrasto politico e religioso sarebbe stato poco avveduto reclamare la presenza di un crocefisso.. ma proprio in quel momento, dal cielo, due angeli portarono una croce dal doppio asse orizzontale e la consegnarono direttamente nelle mani del sacerdote.
La meraviglia di Abu Zed fu tale che si convertì al cristianesimo. Questa la storia della croce chiamata di ‘Caravaca’, dal nome della città presso cui ha origine. Questo tipo di croce, successivamente ripreso in tanti reperti iconografici e conosciuta con nomi e varianti differenti (la più diffusa é la Croce di Lorena), si diffuse in ogni parte del mondo, assumendo, nel medioevo, in virtù dei suoi miracoli, lo status di vero e proprio talismano totipotente. Se è vero infatti che le origini di questa croce sono squisitamente cattoliche, è altrettanto vero che è fuori dal milieu cattolico che ha che ha incontrato maggiore favore: presso gli ortodossi e in ambito esoterico. In alcuni talismani di origine “salomonica” o attribuiti addirittura a San Cipriano compare, nella simbologia, questa croce. Il caso più eclatante è quello del talismano conosciuto come Sterminatore impiegato per allontanare i demoni e difendere dalla magia nera.
La storia della Croce attraversò i mari e raggiunse l’America Latina, durante il periodo della tratta schiavistica e il suo culto attecchì forte e misterioso. Nella Santerìa Cubana e nei culti sincretici del Brasile (Macumba prima e Umbanda poi) si afferma che la Cruz de Caravaca sia in grado di allontanare ogni insidia del male e di spezzare qualsiasi incanto o fattucchierìa.
La Croce di Caravaca non è una croce come le altre e la sua “attivazione magica” come talismano segue regole differenti dalla semplice benedizione ecclesiastica. Si ritiene che i più potenti riti di ‘caricamento’ siano quello ortodosso (ancora usato nell’ est europeo) e quello dei santeros cubani. La croce di Caravaca va caricata con il nome della persona a cui é destinata (tracciandolo con una punta, sull’ asse verticale della croce stessa). Ecco come procedere al ministerio di consacrazione della Croce di Caravaca.
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