L’importo indicato corrisponde a circa 25 gr. di prodotto secco.
Genere: Femminile
Pianeta: Marte
Elemento: Fuoco
Poteri: Guarigione Spirituale, Protezione, Esorcismo, Bando, Amore
Usi Magici, folklore e Storia:
Il Dragoncello o estragone (Artemisia dracunculus) è una pianta perenne, aromatica e amara, appartenente alla famiglia delle Asteracee. È detto anche “dragone”, “tarfone”, “tragone”, “serpentaria”. È originaria della Siberia del sud e della Russia meridionale. In Italia è una specie coltivata, raramente cresce spontanea.
Il Dragoncello è una pianta erbacea. Il fusto forma dei cespugli che possono raggiungere l’altezza di circa un metro; ha fiori piccoli e di colore verde-giallastro, riuniti in infiorescenze a forma di pannocchia. Le foglie sono sottili, lucenti e di colore verde scuro. Il frutto è di colore scuro ed è grande 1-2 millimetri. I semi sono generalmente sterili.
Il Dragoncello è una di quelle erbe aromatiche da cucina che viene spesso trascurata. L’erba è anche conosciuta come artemisia del drago, wyrmwort o piccolo drago. L’associazione del Dragoncello con i draghi è duplice. Innanzitutto perché le radici sono molto intrecciate e assomigliano persino a serpenti. Il secondo motivo è che si dice che la parola derivi dal latino dracunculus. Il nome di questa pianta non è l’unica cosa intensa. Ha un sapore intenso che è stato descritto in parte come vaniglia e in parte anice o liquirizia.
Nell’etimologia latina del dragoncello è racchiusa la sua storia: Artemisia in onore della dea Artemide e Dracunculus che significa “piccolo drago”. Ci sono diverse ipotesi sui motivi per cui questa pianta sia da sempre associata all’immagine del drago. La più comune è che il suo cespuglio ricorda il manto spinato dell’animale leggendario. Altri pensano che nel Medioevo questa pianta fosse usata come rimedio ai morsi dei serpenti, allora chiamati “draghi”; altri ancora ritengono che il nome abbia a che vedere con le radici della pianta che ricordano un groviglio di serpenti.
Il Dragoncello è originario dell’Asia centrale, della Russia meridionale e della Siberia e venne diffuso in Occidente nel primo Medioevo. Si narra, per esempio, che giunse in Italia grazie a Carlo Magno che lo portò in Toscana dove fu coltivato per la prima volta nell’Abbazia di Sant’Antimo nei pressi di Montalcino.
Il Dragoncello include la guarigione spirituale da situazioni di abuso, la magia per la compassione verso gli altri, la fiducia, il coraggio, il coraggio, la calma, la pace e l’aiuto nella crescita personale. Il dragoncello è anche usato per consacrare calici e altri strumenti magici. Potresti cospargere il Dragoncello intorno alle zone giorno di casa, alle porte e alle finestre per aiutare a bandire la negatività e proteggerti da spiriti maligni, fantasmi ed entità simili.
Nota: si ricorda che TUTTI I NOSTRI PRODOTTI NON SONO AD USO ALIMENTARE O EDIBILE.
Tutte le erbe e i prodotti che vendiamo sono destinate esclusivamente all’uso di rituali o per collezionismo o profumazione. Non sono venduti per alcuna forma di uso medicinale e anche se alcune delle erbe sono varietà culinarie ben note non si può presumere che siano di grado culinario e quindi non dovrebbero in nessun caso essere ingerite in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Non siamo responsabili della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, soprattutto in presenza di patologie o disturbi.
HAI DOMANDE SU QUESTO PRODOTTO?
Lasciaci una nota e ti risponderemo il più presto possibile.

























